Chi sono i NEET? Nel dibattito pubblico i NEET vengono fatti coincidere spesso con due categorie, molto parziali e diverse tra di loro: quelli che non vogliono né studiare e né lavorare («causa della propria condizione») e quelli che ci hanno provato ma sono vulnerabili e scartati («vittime del sistema»). I NEET sono invece anche: chi cerca attivamente lavoro (disoccupati in senso proprio); chi è in attesa di un’opportunità (sta valutando offerte, sta progettando attività in proprio, ecc.); chi si occupa a tempo pieno della famiglia (per scelta o ripiego); chi svolge un lavoro in nero; chi ha problemi di salute.
È cominciato con questo chiarimento l’intervento di Alessandro Rosina, Professore di Demografia e Statistica sociale dell’Università Cattolica di Milano e Coordinatore scientifico dell’Osservatorio giovani dell’Istituto G. Toniolo, il convegno “Giovani generazioni e fenomeno NEET – Dai bisogni intersezionali alle competenze trasversali” svoltosi il 15 febbraio 2023, si è svolto a Bologna nella Sala Anziani di Palazzo D’Accursio.
Organizzato da Lai-momo all’interno del progetto europeo Direction Employment dedicato alle competenze digitali di NEET appartenenti a categorie svantaggiate, l’evento ha riunito studiosi esperti del fenomeno, giornalisti e giornaliste che si occupano di temi legati al lavoro e alle nuove povertà, rappresentanti di istituzioni, operatori e operatrici di servizi pubblici e privati che operano nell’orientamento e nell’accompagnamento al lavoro.
Dopo i saluti dell’assessore Luca Rizzo Nervo, del direttore del fondo EEA & Norway Grants Fund for Youth Employment Gianluca Bombarda e del presidente di coop. Lai-momo Andrea Marchesini Reggiani, il prof. Rosina ha introdotto il tema mostrandone la complessità e illustrando approfonditamente la situazione italiana, tra le più preoccupanti a livello europeo: “nel 2008 già avevamo una percentuale maggiore di NEET rispetto agli altri paesi, dato che non si è mai ridotto dimostrando l’incapacità del nostro sistema di agire sul fenomeno”.
Ha riportato i dati di una inchiesta sulla percezione dei giovani europei dei fattori che ostacolano l’ingresso nel mondo del lavoro, spiegando che “accanto ad indicatori simili agli altri paesi, tre indicatori spiccano e definiscono la situazione nazionale: la carenza di politiche attive del lavoro, la mancanza di servizi di orientamento efficaci e l’assenza di politiche di sviluppo”.
Appare inoltre necessario ribaltare la prospettiva dei e delle giovani di essere vittime a quella di essere soggetti di valore che possano trovare le possibilità di realizzarsi e mettere a disposizione le proprie capacità. Lo “spreco” di giovani è considerato l’indicatore principale per definire quanto un territorio non curi la sua ricchezza più grande e non si confronti con la realtà.
I giornalisti Stefania Zolotti direttrice di SenzaFiltro – Notizie Dentro il Lavoro e Maurizio Boschini direttore del periodico Cappello di Padre Marella hanno affrontato il tema della narrazione giornalistica su giovani, lavoro e povertà. Bruna Zani, Presidente dell’Istituzione G.F. Minguzzi, ha illustrato il recente protocollo sui NEET siglato da Comune di Bologna, Città Metropolitana e Regione Emilia-Romagna. Il moderatore Aurelio Luglio ha intervistato Dulia Krasnic e Umar Hayat, ex allievi dei corsi svolti nell’ambito del progetto, che con il loro entusiasmo e impegno hanno offerto al pubblico di giornalisti e addetti ai lavori uno spaccato concreto delle difficoltà di inserimento ma anche una nota di speranza.
Nella sessione pomeridiana dedicata a progetti rivolti all’inserimento lavorativo di NEET e giovani appartenenti a categorie svantaggiate si sono succeduti interventi di professionisti dell’accompagnamento al lavoro del settore pubblico e privato: Anna Michela Ferradini (Sportello Lavoro Comune di Bologna), Laura Tagliaferri (Informagiovani Comune di Bologna), Giacomo Sarti (Cefal – Gio-Net), Emanuela Ocello (Agenzia Lavoropiù), Ambrogio Dionigi (Insieme per il Lavoro), Nicola Cameruccio (Lai-momo) e Patrizia Paganini (Agenzia per il Lavoro della Regione Emilia-Romagna).
Foto di Mathias Marchioni – coop. Lai-momo